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Vigilio Massarotti

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Vigilio Massarotti (* 1921 in Lugano; † 11. Januar 2010 in Muttenz), Doktor der Chemie, Schweizer Offizier, Oberst Kriegskommissär Gebirgsarmeekorps 3 und Militärhistoriker.

Leben[Bearbeiten]

Vigilio Massarotti besuchte den Gymnasium in Lugano, Schulkamerad von Adriano Soldini gemäss seine Erinnerung: Adriano Soldini indimenticabile condiscepolo: ricordi di vita e di scuola. Lugano 2002, dann studierte Chemie an der Universität Freiburg (Schweiz) wo er promovierte 1952 mit der These: Contributo alla sintesi di derivati dell’indandione-1,2. Arnaud Druck, Bern 1952[1]. Während 35 Jahren war er in Kader von J.R. Geigy AG und später von Ciba-Geigy AG in Basel. Seit 1986 pensioniert.

Im Militärdienst seine militärische Laufbahn ist: Fourier, Quartiermeister, Kriegskommissar der Gebirgsdivision 10 von 1970 bis 1973 und als Oberst war er Kriegskommissar des Gebirgsarmeekorps 3 von 1974 bis 1977.

Doktor Massarotti war auch Philatelist, Experte für Soldatenmarken, Koautor mit Prof. Dr. H.R. Kurz und H. Sulser des Werkes Soldatenmarken als Erinnerung an die Aktivdienste. Verlag Ott, Thun, 1987[2], dann verfasste er I “francobolli dei soldati” durante i servizi attivi 1914–18 e 1939–45. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 53 (1981), Heft 6[3].

Seit der Gründung im Oktober 1998 war er Mitglied des Vorstandes des Arbeitskreis Gelebte Geschichte (AGG).

Seit Jahren auch Verfasser militär-historischer Beiträge für die Rivista militare della Svizzera italiana[4]. Er wohnte in Muttenz.

Schriften (Auswahl)[Bearbeiten]

  • Contributo alla sintesi di derivati dell’indandione-1,2. Arnaud Druck, Bern 1952[5]
  • I primi giorni di mobilitazione della Br mont 9 all’inizio del servizio attivo 1939–1945. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 62 (1990), Heft 1[6]
  • Primo servizio attivo con la Cp san mont IV 9 ad Hospental e Cios Prato. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 62 (1990), Heft 5[7]
  • Il massacro del reggimento delle Guardie Svizzere a Parigi alle Tuileries – 10 agosto 1792. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 64 (1992), Heft 2[8]
  • La Svizzera e la Legione straniera. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 64 (1992), Heft 6[9]
  • Omaggio a Giorgio Miez, grande campione ed innovatore della ginnastica nell’esercito, in occasione dei suoi 90 anni. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 66 (1994), Heft 3[10]
  • Due ufficiali «svizzeri» al servizio degli zar di Russia: il generale ed ammiraglio François Le Fort (1656–1699) e il generale Antoine-Henri Jomini (1779–1869). In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 66 (1994), Heft 4[11]
  • Omaggio alle vittime e ricordo di una tragedia avvenuta 50 anni fa: la valanga di Andermatt dell’8 marzo 1945, caduta sulla caserma delle GF. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 66 (1994), Heft 5[12]
  • Una data da ricordare: 125 anni fa, il 1.febbraio 1871, l’armata del generale Bourbaki chiedeva il suo internamento nel nostro paese. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 68 (1996), Heft 1[13]
  • La Guardia Svizzera Pontificia e il suo comandante, il colonnello Roland Buchs, un grande amico del Ticino. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 68 (1996), Heft 3[14]
  • I mitraglieri della fortezza del San Gottardo. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 69 (1997), Heft 4[15]
  • Ricordi del servizio attivo 1939–45: gli affreschi delle baracche sanitarie di Hospental, ottobre–novembre 1943. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 69 (1997), Heft 5-6[16]
  • Generali svizzeri comandanti in capo degli eserciti confederati nel corso dei secoli. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 70 (1998), Heft 4[17]
  • Rund um die Soldatenmarken während der beiden Mobilmachungen. In: Der Fourier: offizielles Organ des Schweizerischen FourierVerbandes und des Verbandes Schweizerischer Fouriergehilfen. Band (Jahr) 71 (1998), Heft 1[18]
  • Il museo dell’esercito svizzero di Thun. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 70 (1998), Heft 4[19]
  • Ali infrante 1938–1945. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 70 (1998), Heft 3[20]
  • Internati militari e rifugiati civili nel Ticino tra il 1943 e il 1945. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 71 (1999), Heft 1[21]
  • Una vita in grigioverde. Dal caduceo alle spighe. Edizioni Pedrazzini, Locarno 2009.
  • Vorrei volar laggiù nel ciel lontano, passare l’Alpi ancor fin’a Lugano. In: Rivista militare della Svizzera italiana. Band (Jahr): 85 (2013), Heft 5[22]

Weblinks[Bearbeiten]

Einzelnachweise[Bearbeiten]

  1. Contributo alla sintesi di derivati dell’indandione-1,2. (italienisch) auf fr.ch
  2. «Soldatenmarken» di R. Kurz/V. Massarotti/H. Sulser.
  3. I “francobolli dei soldati” durante i servizi attivi 1914–18 e 1939–45.
  4. In memoria del colonnello Vigilio Massarotti. auf e-periodica.ch
  5. Contributo alla sintesi di derivati dell’indandione-1,2. (itaienisch) auf fr.ch
  6. I primi giorni di mobilitazione della Br mont 9 all’inizio del servizio attivo 1939–1945.
  7. Primo servizio attivo con la Cp san mont IV 9 ad Hospental e Cios Prato.
  8. Il massacro del reggimento delle Guardie Svizzere a Parigi alle Tuileries – 10 agosto 1792.
  9. La Svizzera e la Legione straniera.
  10. Omaggio a Giorgio Miez, grande campione ed innovatore della ginnastica nell’esercito, in occasione dei suoi 90 anni.
  11. Due ufficiali «svizzeri» al servizio degli zar di Russia: il generale ed ammiraglio François Le Fort (1656–1699) e il generale Antoine-Henri Jomini (1779–1869).
  12. Omaggio alle vittime e ricordo di una tragedia avvenuta 50 anni fa: la valanga di Andermatt dell’8 marzo 1945, caduta sulla caserma delle GF.
  13. Una data da ricordare: 125 anni fa, il 1.febbraio 1871, l’armata del generale Bourbaki chiedeva il suo internamento nel nostro paese.
  14. La Guardia Svizzera Pontificia e il suo comandante, il colonnello Roland Buchs, un grande amico del Ticino.
  15. I mitraglieri della fortezza del San Gottardo.
  16. Ricordi del servizio attivo 1939–45: gli affreschi delle baracche sanitarie di Hospental, ottobre–novembre 1943.
  17. Generali svizzeri comandanti in capo degli eserciti confederati nel corso dei secoli.
  18. Rund um die Soldatenmarken während der beiden Mobilmachungen.
  19. Il museo dell’esercito svizzero di Thun.
  20. Ali infrante 1938–1945.
  21. Internati militari e rifugiati civili nel Ticino tra il 1943 e il 1945.
  22. Vorrei volar laggiù nel ciel lontano, passare l’Alpi ancor fin’a Lugano.


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